MACERATA 17.1.2012 - Intervento del presidente Pettinari per fare chiarezza sullo smatimento dei rifiuti nelle discariche e sui relativi costi
Il servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti è tra quelli che più da vicino toccano tutti i cittadini, anche perché i costi vanno ad incidere nelle loro “tasche”. E’ necessario pertanto che su questo tema ci sia la massima chiarezza e soprattutto una corretta informazione. Allo scopo di informare i cittadini su quanto è stato fatto dall’Amministrazione provinciale per lo smaltimento dei rifiuti in discariche di altre province e sui relativi costi, è intervenuto il presidente, Antonio Pettinari, il quale ha inteso fare chiarezza a seguito “delle cifre ballerine, dei dati inesatti e delle valutazioni errate apparse negli ultimi giorni sulla stampa”.
“Pur se i 57 Comuni della provincia, nel loro complesso, possono definirsi virtuosi nella raccolta differenziata, che ha superato mediamente il 70%, non si può fare a meno – scrive Pettinari – di una discarica di appoggio al Cosmari dove smaltire quelle quantità di rifiuti non riciclabili o recuperabili in alcun modo. Di conseguenza nel giugno scorso, appena la nuova Amministrazione provinciale si è insediata, siamo intervenuti in due direzioni: da una lato per il rilascio dell’autorizzazione ambientale integrata necessaria a realizzare la discarica di Fosso Mabiglia e quindi ridurre il più possibile nel tempo la necessità di “esportare” i rifiuti maceratesi in altre province; dall’altro programmare tempi, modi e costi dell’indispensabile abbancamento dei rifiuti in altri territori delle Marche fino a quando non sarà possibile utilizzare la discarica da costruire nel nostro territorio.
Al momento dell’insediamento della Giunta provinciale – ricorda il presidente della Provincia – abbiano trovato sia un’intesa per l’abbancamento per il resto dell’estate a Maiolati Spontini (Ancona), sia un cronoprogramma definito con la Regione Marche e le altre Province marchigiane per gli abbancamenti futuri. La nuova Amministrazione, pertanto, se da un lato si è attivata per verificare il percorso necessario per giungere allo smaltimento dei rifiuti nel nostro territorio, dall’altro ha ritenuto di programmare gli abbancamenti in altre province puntando su due obiettivi: a) contenere al massimo i costi; b) assicurare periodi medio-lunghi negli accordi con le altre Province in modo da dare al Cosmari – e di conseguenza ai Comuni – certezza dei costi nel tempo. Si è voluto anche evitare – aggiunge Pettinari – di contrattare mese per mese o bimestre per bimestre, creando continue trattative che per loro natura aumentano il rischio di elevazione dei costi”.
Stante l’impossibilità di tornare alla discarica di Fermo, che in precedenza aveva accolto i rifiuti della provincia di Macerata e alla indisponibilità in quel momento del territorio fermano, “questa Amministrazione – scrive ancora il presidente Pettinari – si è indirizzata per una trattativa nel comprensorio ascolano, per altro indicato nel cronoprogramma. La Provincia di Macerata è riconoscente e ringrazia sia la Provincia di Ascoli Piceno, sia il Comune di Ascoli per la pronta disponibilità e per la non comune solidarietà istituzionale che hanno dimostrato nel mettere il loro impianto di smaltimento a disposizione dei rifiuti maceratesi. Tale disponibilità non è stata però accolta – fa notare il presidente – a scatola chiusa. E’ stato personalmente il sottoscritto a condurre una trattativa con il Comune di Ascoli per definire i termini dell’accordo pubblico ed i relativi costi. Costi che risultano più bassi sia rispetto al precedente abbancamento a Maiolati Spontini, sia rispetto a quello ancora precedente di Porto Sant’Elpidio. Dal 16 ottobre scorso, infatti, per il trasporto alla discarica di Ascoli si stanno pagando 17,63 euro a tonnellata (2 euro in meno rispetto a Maiolati); per l’abbancamento nella discarica ascolana il prezzo a tonnellata, comprensivo di ecotassa e contributo di disagio ambientale, è di 90 euro (10 euro in meno rispetto a Maiolati e 9 euro in meno rispetto a Porto Sant’Elpidio). Il costo complessivo dell’abbancamento ad Ascoli Piceno, previsto fino al 15 aprile prossimo, con possibilità di proroga, è pertanto (iva esclusa) di 107,63 euro. A Maiolati tale costo era stato di 119,74 e a Porto Sant’Elpidio di 113,30.
Questi sono i fatti, che è giusto siano portati a conoscenza dei cittadini; tutto il resto – conclude Pettinari – sono valutazioni e polemiche politiche che questa Amministrazione vuole tenere da parte perché il suo obiettivo è quello di garantire il servizio migliore ai costi più bassi possibili”.