Assunzioni "sospette" in Comune, la denuncia degli esclusi

comune_sbt_jpegSAN BENEDETTO 11.8.2011 - Alla base della protesta ci sarebbero i requisiti richiesti per il bando di assunzione di un secondo dirigente per il settore Cultura, Sport, Turismo, Scuola e Giovani. Dubbi sulla reale necessità per il Comune di dotarsi del doppio dirigente

Sta sollevando proteste e polemiche la decisione dell'amministrazione comunale di San Benedetto di dotarsi di un secondo dirigente per il settore Cultura, Sport, Turismo, Scuola e Giovani.

E non solo perchè non si comprende la ragione per cui il Comune, che ha già un dirigente per quel settore (che costa ai cittadini circa 80 mila euro all'anno), abbia la necessità di dotarsi di un secondo dirigente a supporto del settore, raddoppiando quasi la spesa per la comunità. Ma anche per i requisiti richiesti dal Comune per quel ruolo. Infatti, al di là del fatto che si tratta di un caso più unico che raro nelle Marche (dove non esiste alcun Comune con un doppio dirigente per quel settore), le perplessità crescono nell'apprendere, attraverso il sito internet del Comune, che il nuovo dirigente "svolgerà le attività proprie della categoria curando in particolar modo la pianificazione strategica degli interventi e delle attività, lo sviluppo e il potenziamento in ottica strategica dei progetti relativi ad interventi in materia di cultura, sport, turismo e politiche giovanili, compresi i servizi scolastici, il coordinamento funzionale dei servizi collocati all'interno del Settore Cultura, Sport, Turismo, Scuola e Giovani, il monitoraggio delle politiche e degli interventi realizzati, nell'ottica del soddisfacimento dei fabbisogni dello specifico segmento di mercato".

Inevitabile chiedersi quali saranno le attività che, d'ora in avanti, saranno svolte dall'attuale dirigente del settore, visto che "le attività proprie della categoria" le svolgerà il nuovo dirigente...

E come se non bastassero le perplessità sulla necessità del secondo dirigente, spuntano nuove ombre anche sui requisiti richiesti per partecipare al concorso.

Sempre nel sito del Comune si legge che "per fare domanda occorre avere la laurea in Scienze politiche, Giurisprudenza o Economia e Commercio e aver avuto precedenti esperienze lavorative e professionali svolte presso pubbliche amministrazioni, enti pubblici, aziende pubbliche o aziende private per almeno cinque anni in ruoli dirigenziali e/o direttivi attinenti l'incarico da ricoprire".

In pratica requisiti molto limitati e, per giunta, che nulla hanno a che vedere con la cultura (o con lo sport e il turismo). "Per quale ragione - denuncia una nostra lettrice - una come me che ha una laurea in lettere e master in gestione e valorizzazione dei beni culturali e 20 anni di esperienza nel settore Cultura di amministrazioni pubbliche non può partecipare?".

Domanda alla quale è difficile rispondere, a maggior ragione se si pensa a quelle che dovrebbero essere le competenze del nuovo dirigente che, in realtà, poco e male sembrano conciliarsi con le lauree in scienze politiche, giusprudenza ed economia commercio.

Insomma un bel pasticcio, l'ennesimo in tema di assunzioni in Comune.


Alessandro Lorenzi - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
 
 
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