Legambiente lancia l'allarme: tagliati 1.300 posti, scuola marchigiana nel caos

gelminiQuesta è l'Italia dei paradossi. Un Paese che sembra davvero condannato a non avere futuro senza l'apporto di un sistema scolastico che però versa sempre più in stato crisi A denunciarlo è Bruna Bernardini, responsabile di Legambiente Scuola e formazione Marche che  critica duramente la riforma Gelmini (nella foto).  "Mentre da una parte il ministero della Pubblica Istruzione organizza corsi di formazione

per i neoassunti in ruolo (docenti ormai prossimi a superare la soglia dei 40-50 anni di età), dall'altra gli Uffici Scolastici Regionali comunicano l'entità dei tagli applicati alla scuola conseguenti alla riforma Tremonti-Gelmini" Nelle Marche la cifra ammonta a ben 927 docenti e 400 ATA, un numero abnorme che metterà seriamente in crisi la nostra scuola pubblica , probabilmente procrastinerà anche l'assunzione in ruolo di molti docenti e soprattutto falcidierà i precari. Nonostante il nostro Paese sia da mesi attanagliato da una forte crisi economica la cui fine non è prevista a breve, e molti lavoratori trovino sbarrata la porta dei luoghi di lavoro e vedano il loro tenore di vita messo in serio pericolo, il ministro Maria Stella Gelmini concorre ad aggravare la crisi sociale lasciando a casa in tutta Italia ben 132000 lavoratori della scuola che tra l'altro non possono godere né di cassa integrazione né di assegni di disoccupazione . Ma l'azione funesta della Gelmini ha tessuto una rete su più fronti: al Ministero e nelle Scuole infatti si discute sull'inadeguatezza delle competenze dei nostri studenti nelle materie scientifiche, nelle lingue straniere e nella lingua italiana - l'Italia figura agli ultimi posti tra i Paesi europei - e per tutta risposta la ministra punta a diminuire il tempo scuola, con la conseguente riduzione dell'offerta formativa, riporta alla ribalta il maestro unico-tuttologo e nell'avvalorare le sue scelte con motivazioni pseudo-pedagogiche intende aumentare il numero di alunni per classe.

Sono tanti gli interrogativi che Legambiente pone al Governo tra cui la questione sicurezza degli edifici scolastici che presentano problemi di staticità e salubrità."E' necessario realizzare- ha detto il presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni- una grande opera pubblica di messa in sicurezza in tutto il territorio per garantire un presente e un futuro sicuri, per noi e per i nostri figli. Legambiente Marche chiede che la sicurezza di tutte le strutture pubbliche e di tutto il territorio siano la priorità nell'agenda istituzionale perché ancora troppe sono le situazioni di emergenza nella nostra Regione" Mentre fino ad ora la sensazione- secondo l'associazione ambientalista- è che la riforma funga solamente da paravento con l'unico obbiettivo di fare cassa. "I tagli alla scuola- ha concluso Quarchioni- sarebbero un grande impoverimento culturale e formativo per le Marche

soprattutto in questo momento in cui la formazione ricopre un ruolo di importanza crescente con i ragazzi che rappresentrano il vero investimento per il futuro e il progresso del nostro territorio".

La scuola pubblica non è un'azienda- conclude la Bernardini- ma rappresentar il fondamento della vita democratica, il futuro di un Paese. Dove non esiste più la scuola di tutti, dei bambini e delle bambine, degli stranieri, dei diversamente abili, degli svantaggiati, muore la vita civile di un Paese.

 
 
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