Assistenza alle persone con disagio psichico, accordo tra Comune, Asur e San Salvatore

san__salvatore_2PESARO 10/9/2010 - Scopo del protocollo d'intesa siglato tra Comune, Asur e azienda ospedaliera San Salvatore è di ridisegnare le modalità di accesso ai trattamenti sanitari obbligatori

Garantire le persone con un disagio psichico. Intervenire tempestivamente per tutelare la salute pubblica e la stessa persona da atti di autolesionismo. Situazioni fragili che, in alcuni casi, possono richiedere accertamenti sanitari obbligatori (Aso) o trattamenti sanitari obbligatori (Tso). Ridisegnare le modalità di accesso a questi provvedimenti individuando le azioni e i soggetti coinvolti è lo scopo del protocollo di intesa stipulato tra comune di Pesaro, azienda ospedaliera San Salvatore e la Zona Territoriale 1.

“Un percorso clinico e assistenziale chiaro – spiega il direttore generale Aldo Ricci – a supporto di chi è colpito da alterazioni del comportamento che potrebbero generare situazioni di rischio per la persona malata o per chi gli sta intorno. Ma proprio la complessità dei trattamenti sanitari obbligatori rende indispensabile la creazione di una rete coordinata che coinvolge gli operatori del servizio sanitario e il corpo della Polizia municipale”.

“Lo scopo del protocollo d’intesa - incalza l’assessore comunale alla Salute Giancarlo Parasecoli – è migliorare l’assistenza del malato accompagnandolo verso le strutture idonee, riducendo i tempi per l’esecuzione del Tso e gli ingressi inappropriati al Pronto Soccorso. L’istituzione di questi percorsi migliora l’assistenza offerta ai soggetti con alterazioni psichiche, attivando una serie di azioni congiunte con i medici del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asur”.

 Nel dettaglio, il protocollo illustra le modalità di accesso alla procedura a partire dalla segnalazione telefonica alla Centrale Operativa 118 o alla Municipale.

“Solo nel corso del 2009 – continua Parasecoli – la Polizia municipale ha ricevuto oltre 100 chiamate con richiesta di intervento, e buona parte delle persone coinvolte non avevano un quadro clinico conosciuto ai sanitari”.

Seguono tutte le indicazioni riguardanti le modalità di intervento sul luogo dell’evento, le procedure nei confronti di minori, l’assistenza fornita durante il trasporto, le indicazioni sull’eventuale accesso al Pronto Soccorso o verso il Dipartimento di Salute Mentale. Il protocollo stilato dal comune di Pesaro, che presto verrà sottoposto alla conferenza dei sindaci dall’assessore Parasecoli, è stato favorevolmete valutato anche dalla Prefettura che ha abbracciato l’iniziativa e predisporrà una circolare destinata ai 59 Comuni della provincia sollecitandoli ad adottare le medesime modalità adattandole, ovviamente, alla propria realtà territoriale.

 

Silverio Pomili - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 
 
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