"Niente balletti di cifre sui debiti dell'ospedale e nessun servizio tagliato"

ospedaleSENIGALLIA 17/8/2010 - Il direttore  della Zona Territoriale 4 di Senigallia Pesaresi replica alle critiche rivoltegli da alcuni sindaci della zona chiarendo la reale situazione finanziaria ed annunciando alcune importanti iniziative per la sanità locale e la riassunzione del medico di Oncologia fuori servizio dal 31 luglio scorso

Non si è fatta attendere la replica del direttore della Zona Territoriale 4 di Senigallia Franco Pesaresi alle critiche ricevute da alcuni sindaci della zona che hanno anche sollecitato le sue dimissioni.

Una replica puntuale attraverso una lettera nella quale spiega in modo dettagliato che non c'è stato alcun balletto di cifre per quanto riguarda l'entità del debito  e che l'ospedale non verrà ridimensionato.

 "Sulla situazione finanziaria - scrive Pesaresi - della Zona Territoriale n.4 di Senigallia occorre ripristinare la verità. Ebbene, allo stato attuale non c'è ancora un disavanzo nel bilancio della Zona. Ciò che preoccupa è il trend di spesa dei primi 6 mesi; secondo le previsioni se non ci saranno correzioni nella dinamica della spesa si determinerà uno splafonamento del budget assegnato.

Il disavanzo tendenziale che è stato comunicato alla conferenza dei Sindaci è di 3,4 milioni e dipende soprattutto dai recenti tagli al Fondo Sanitario operati dal Decreto Legge 78/2010 (poi si sono anche registrati scostamenti minori non previsti nell'assistenza farmaceutica, protesica, ecc.) che ha ridotto i finanziamenti rispetto al "Patto per la salute" approvato nel dicembre scorso.
Per eccesso di zelo, nella stessa riunione, oltre a questo dato, è stato comunicato che il disavanzo tendenziale poteva arrivare a 4 milioni di euro circa mancando ancora alcuni atti fondamentali per avere un dato definitivo, il principale dei quali è la definizione del Budget 2010 che è indispensabile per stimare il disavanzo tendenziale.
Con l'assegnazione del budget 2010 avvenuto il 30 luglio è stato possibile confermare la manovra di rientro della spesa in 3,4 milioni di euro. Per cui in nessun modo si può parlare di "balletto di cifre" ma semmai di grande correttezza e trasparenza nel fornire le informazioni agli organismi politici ed amministrativi.
Se questo possa giustificare la richiesta di dimissioni formulata da due sindaci della Zona territoriale lo giudichino i cittadini.

A me, dopo un mese e mezzo di incarico e senza contestazioni di merito, ha lasciato molta amarezza perché ritengo che da parte di alcuni si sia voluta montare una grande speculazione politica che non vuol tener conto dei dati oggettivi della situazione.
La situazione finanziaria della Zona Territoriale di Senigallia non è grave. Il disavanzo tendenziale (il 2,1% del budget assegnato) è inferiore a quello medio regionale e provinciale e sarà recuperato nei mesi a venire.

Non ho mai parlato neanche in Conferenza dei Sindaci – come affermano i Sindaci di Ostra e di Ostra Vetere – di "grave situazione" o di "spaventoso disavanzo dell'Asur". Il verbale della seduta lo testimonia. E su queste cose chiedo rispetto della mia persona e della verità.

Adesso la parte principale del mio lavoro consisterà nel realizzare una manovra correttiva che modifichi il trend della spesa confermando nel contempo la rete dei servizi esistenti in modo da riconsegnare alla Zona territoriale un bilancio in equilibrio pronto a sostenere nuovi investimenti.

Investimenti che saranno previsti a partire innanzitutto dall'ospedale di Senigallia che, in base alle indicazioni del Piano sanitario regionale, sarà chiamato ad una maggiore integrazione con l'ospedale regionale di Torrette di Ancona e quindi a sviluppare ulteriormente la propria attività all'interno di un sistema di rete in grado di fornire risposte efficaci ed integrate.
Confermo quindi che nessun servizio sarà chiuso ma che invece si cercherà nei mesi a venire di distribuire in modo equilibrato alcune riduzioni di spesa. Una di queste riguarda le spese per il personale.

In caso di disavanzo reale o tendenziale scattano, dal punto di vista normativo, delle importanti restrizioni per quel che riguarda le assunzioni.
Per questo al medico dell'oncologia che ha concluso il suo incarico il 31 luglio scorso non è stato possibile affidare un nuovo incarico.

Per ridurre al minimo i disagi dei malati lo stesso medico sarà assunto, e stavolta in via definitiva, dal 1° gennaio 2011 e cioè quando i vincoli attuali non saranno più applicabili".

Silverio Pomili - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 
 
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