SAN BENEDETTO 13/7/2010 - Alle dure critiche dell'ex assessore comunale Nazzareno Torquati all'amministrazione comunale per il discutibile provvedimento dell'autobus a chiamata per i disabili, segue l'immediata replica dell"assessora comunale alle Politiche sociali Loredana Emili
Come era prevedibile ha innescato proteste e prese di posizione tra i disabili il provvedimento dell'amministrazione comunale di istituire un servizio di trasporto a chiamata per i portatori di handicap. Un provvedimento aspramente criticato dall'ex assessore Nazzareno Torquati con una dura lettera che chiama in causa l'assessora alle Politiche sociali Loredana Emili giudicata inadeguata a gestire quell'assessorato. Immediata la risposta dell'assessora. Ecco l'interessante "botta e risposta"
La "botta" dell'ex assessore comunale Nazareno Torquati
"Non siamo dei pacchi postali da recapitare a domicilio - ha scritto Torquati - ma cittadini svantaggiati che hanno il diritto di circolare al pari degli altri senza nessuna distinzione. La decisione di questa amministrazione di istituire un servizio a chiamata con mezzi dedicati per è assolutamente vergognosa e smaschera una volta per sempre l'assoluto disprezzo per i portatori di handicap. Le giustificazioni che adombra la Emili quali "l'inesistenza di risorse economiche per organizzare il trasporto disabili, l'adeguamento dei punti di salita e discesa alle fermate, la necessità di disporre di personale aggiuntivo per la necessaria assistenza, l'allungamento dei tempi di percorrenza per consentire salita e discesa delle carrozzine con intuibili disagi per gli altri utenti" gettano le ombre più scure su una personalità inadeguata a ricoprire un ruolo così delicato quale è quello alle politiche sociali. Questa vicenda è il corollario di una amministrazione sorda, cieca ed immatura ad affrontare problematiche di questo tipo che invece necessitano di particolare spessore umano, culturale e politico. La nostra città si è ancora una volta dimostrata ostile verso i cittadini e i turisti svantaggiati negando loro anche l' ospitalità visto le condizioni degli alberghi, dei negozi e dei marciapiedi. Da subito va programmato un intervento per dotare i mezzi di trasporto dei necessari ausili (oggi esistono quelli che non prevedono assistenza?, e di realizzare pedane per la salita che poi potranno essere utilizzate anche dalle persone anziane, dalle mamme con le carrozzine e per chi soffre di inabilità temporanea. Sarebbe sufficiente rinunciare a qualche evento estivo o a qualche consulenza esterna per dotare i mezzi degli ausili necessari e nessuno sarebbe contrario visto gli sprechi che annualmente vengono fatti per queste voci del bilancio cittadino".
La "risposta" dell'assessora comunale alle Politiche sociali Loredana Emili
"Un buon servizio di trasporto pubblico - scrive nella sua replica l'assessora Emili - è un diritto sacrosanto di tutti i cittadini, e tanto più dei disabili. L'Amministrazione comunale di San Benedetto si è subito attivata per valutare la situazione e per cercare di dare una risposta più efficace al problema sollevato da alcuni cittadini. E siccome la competenza sui trasporti locali coinvolge in primo luogo la Provincia, nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra il sindaco Gaspari, l'assessore provinciale Olivieri, il comandante della Polizia Municipale, i rappresentanti della Start e di associazioni di disabili, e la sottoscritta.
Il Presidente della Start ha fatto presente che a tutt'oggi l'azienda ha in organico 18 mezzi abilitati al trasporto di persone con disabilità (8 acquistati nel 2009) che vengono impiegati sulle tratte di maggiore fruizione nel servizio urbano di Ascoli e San Benedetto; inoltre, sottolineava che, tranne un passeggero abituale nella nostra città, l'uso dell'autobus da parte di persone con handicap avviene sporadicamente. Tuttavia, mantenendo fermo l'impegno da parte di tutte le istituzioni presenti e dell'azienda Start di completare con mezzi adeguati il servizio di trasporto, si evidenziavano gli ostacoli e le difficoltà non solo economiche.
La politica dei diritti ha un percorso accidentato, ma è proprio questa consapevolezza che non ci rende ciechi e sordi ma ci fa insistere senza scivolare nel fanatismo.
Le soluzioni a cui abbiamo pensato sono di immediata applicazione, fatti salvi i tempi tecnici. E sono soluzioni avanzate, già adottate in altre zone d'Italia, tra quelle in cui il trasporto locale è organizzato meglio. Infatti, se la Start si impegna ad acquistare altri mezzi dotati di pedane, e a tener sempre presenti le esigenze dei disabili, l'idea del trasporto a chiamata appare come la più avanzata per i disabili. È di questo che ci stiamo occupando.
Chi obietta di non essere un pacco postale lo fa per pura demagogia o per partito preso. "Capire prima di discutere, discutere prima di condannare" mi sembra un buon metodo. Io personalmente avrò molto da imparare, ma chiunque faccia qualcosa fa già meglio dell'assessore Nazareno Torquati, che su questo tema non risulta abbia brillato in idee e contributi. Ragionare di problemi e soluzioni è un conto. Ammettere che si può e si deve migliorare va ancora bene. Ma la critica distruttiva, rancorosa, fine a se stessa, è inaccettabile, e non porta un pubblico beneficio, a parte il canonico quarto d'ora di celebrità a chi la pronuncia".
Alessandro Lorenzi -
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