SAN BENEDETTO 31/5/2010 - Anche per il 2010 il Comune di San Benedetto conquista la palma dei centri estivi più cari delle Marche, applicando tariffe elevatissime e inaccessibili per le famiglie con redditi medio-bassi

Anche per l’estate 2010 il Comune di San Benedetto conquista la palma delle tariffe più elevate delle Marche per i centri estivi. Un triste primato che conferma come la città solidale annunciata dal sindaco in campagna elettorale in realtà si sia trasformata in un incubo per le famiglie meno abbienti. Il sindaco Gaspari e l’assessore alle politiche sociali Emili, che hanno avuto il coraggio di aumentare ulteriormente (rispetto al 2009) le tariffe per i centri estivi, dovrebbero infatti spiegare a chi ha un reddito isee inferiore agli 8 mila euro annui (meno di 700 euro al mese) come può pagare 249 euro o addirittura 290,85 euro (in base all’età del bambino) e con gli spiccioli che gli restano pagare la rata del mutuo o dell’affitto, le bollette e, magari, anche mangiare. Bisogna tra l’altro ricordare che i centri estivi costituiscono un servizio indispensabile per tantissime famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e, una volta terminato l’anno scolastico, non sanno a chi lasciare i propri figli. Per questo, trattandosi di un servizio sociale indispensabile, i Comuni dovrebbero fornirlo gratuitamente o , quanto meno, a prezzi minimi e accessibili a tutte le famiglie. Ed, in effetti, questo è ciò che avviene praticamente in tutte i Comuni marchigiani in cui il costo a carico delle famiglie per questo indispensabile servizio è particolarmente contenuto. Tutto l’opposto di quanto avviene a San Benedetto dove l’amministrazione comunale per l’estate 2010 ha addirittura aumentato le già elevatissime tariffe dei centri estivi, rendendo di fatto il servizio inaccessibile alle famiglie sambenedettesi con redditi medio bassi. Rispetto agli altri Comuni, che prevedono tariffe differenziate solo in base alle fasce di reddito, a San Benedetto sono previste tariffe differenti anche in base all’età. Tutte, comunque, rigorosamente elevatissime e fuori dalla portata delle famiglie meno abbienti. Ricordando che, in caso di 2 o più figli che frequentano il centro estivo, dal 2° figlio viene applicata la tariffa ridotta del 50%, vediamo le tariffe in vigore per l’estate 2010 (il servizio si svolgerà dal 1 luglio al 6 agosto).

reddito isee fino ad 8 mila euro: 3-5 anni 249 euro, 6-14 anni 290,85

reddito isee fino a 15 mila euro: 3-5 anni 294,85, 6-14 anni 342,89

reddito isee oltre 15 mila euro: 3-5 anni 308,69, 6-14 anni 395,80 euro

In nessun altro Comune si pagano tariffe così elevate, addirittura si è arrivati all’incredibile paradosso che le tariffe dei centri estivi del Comune di San Benedetto in alcuni casi sono addirittura più elevate di quelle applicate da strutture private. Ad Ascoli, per esempio, le tariffae oscillano da 30 a 120 euro (per un servizio che va dal 21 giugno al 4 agosto), a Fermo da 50 a 100, a Pesaro da 80 a 150 euro, a Macerata da 80 a 140 euro, ad Ancona da 70 a 250 euro. Nel capoluogo dorico, così come a Macerata, i due Comuni organizzano anche altri centri estivi, più ricchi di attività, a prezzi più alti (ma non a livello di quelli applicati dal Comune di San Benedetto), dando così alle famiglie anconetane e maceratesi l’opportunità di scegliere e, permettendo comunque a tutti, anche alle famiglie meno abbienti, di poter usufruire del servizio. Cosa che, purtroppo, non avviene a San Benedetto dove le famiglie non hanno possibilità di scelta. E, soprattutto, se non hanno un reddito medio-alto sono, di fatto, escluse dal servizio. Alla faccia della città solidale…

Francesco Di Silvestre - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.