Le complicanze oculari del diabete, dette appunto retinopatia diabetica (RD), possono portare alla perdita parziale o anche totale della vista. Il diabete è, infatti, una malattia provocata dall'incapacità dell'organismo di utilizzare gli zuccheri in maniera corretta, per cui si ritrovano alte concentrazioni di glucosio nel sangue (iperglicemia). L'iperglicemia danneggia i vasi sanguigni di tutto l'organismo e in particolar modo quelli di minor diametro, compresi,
appunto, i capillari della retina. Ma cos'è esattamente la retinopatia diabetica? Lo abbiamo chiesto al dott. Giuliano Finicelli, oculista di San Benedetto del Tronto: «La RD è una complicanza oculare del diabete. Ne esistono due tipi: RD non proliferante e RD proliferante. Nella prima i vasi presentano zone di indebolimento, con dilatazione della parete, emorragia retinica e, a volte, edema e/o ischemia. Nella forma proliferante, i capillari retinici occlusi sono numerosi e compaiono ampie zone di sofferenza retinica che stimolano la crescita di nuovi vasi sanguigni. Purtroppo questi neovasi sono anomali e molto fragili; crescono a caso sulla superficie della retina e sanguinano facilmente dando luogo ad emorragie vitreali e formazione di tessuto cicatriziale, causa di raggrinzimento e/o distacco della retina».
Quali sono i sintomi? «La RD non proliferante, spesso è asintomatica, ma se si associa ad edema maculare, si può avere una graduale degenerazione della visione. Nel caso di RD proliferante la vista può presentare delle zone di discontinuità o può scomparire completamente».
Quali sono gli esami da fare? «L'unico modo per diagnosticare con certezza alterazioni dei vasi retinici è quello di sottoporsi ad un esame del fondo dell'occhio. Oggi abbiamo a disposizione diversi strumenti per scoprire una RD: l'oftalmoscopia diretta ed indiretta, la retinografia, la fluorangiografia, la videoangiografia, la capillaroscopia».
Come si cura? «Il miglior trattamento consiste nel prevenire la RD con frequenti controlli della glicemia. Se esistono problemi di alta pressione arteriosa o di elevate concentrazioni di grassi nel sangue, vanno normalizzati. Con la fotocoagulazione laser si può ridurre l'edema retinico maculare migliorando parzialmente la vista. Con il laser si distruggono le aree ischemiche che stimolano la crescita di vasi anomali. In caso di emorragie endoculari persistenti o distacco retinico trazionale è indicato l'intervento chirurgico di vitrectomia».
di Elena Pompei - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - tel. 0735.787056