Dimagrire con i gesti quotidiani
Chi usa abitualmente il telefonino percorre circa 16 km in meno all’anno, chi usa il telecomando per la tv si alza e siede 1.800 volte in meno all’anno, chi lo usa per entrare in garage si piega 1.400 volte in meno di chi ha il lucchetto al cancello. Si tratta di piccole attività quotidiane che andrebbero raccomandate a chi è in sovrappeso. Queste semplici attività quotidiane insieme
ad altre come salire le scale, fare passeggiate, spostarsi a piedi o in bici  aiutano a stare in forma e a non ingrassare.Ma qual è l’età giusta per aumentare l’attività motoria?  Lo abbiamo chiesto al prof. Aldo Svegliati Baroni, noto specialista in Scienza dell'Alimentazione, con studio ad Ancona: «La tendenza all’obesità cresce nei bambini dell’1,3% per ogni ora trascorsa davanti al video, tv o computer che sia. A questo si aggiunge una scarsissima propensione al moto dei ragazzi in sovrappeso.

Uno stile di vita sedentario che coinvolge in generale gli adolescenti e che vanifica anche quell’ora di attività fisica che in media i ragazzi svolgono due volte a settimana. È importante quindi stimolare i bambini all’attività fisica fino ai primi anni di età, anche perché la sedentarietà non comporta solamente un aumento di peso, ma altre alterazioni, definite paramorfismi, a livello muscolo-scheletrico, metabolico, cardiovascolare, respiratorio e psicologico. L’esercizio fisico dà sicurezza e aumenta l’autostima nel ragazzo, come nell’adulto, mette di buon umore perché il corpo produce endorfine e catecolamine che migliorano l’umore e invogliano i pazienti che a continuare a farlo: insomma un vero e proprio antidepressivo naturale. Del resto la sedentarietà si affianca all’iperalimentazione in un binomio complesso ritenuto la causa principale del diffondersi di alcune malattie degenerative, particolarmente dannose al cuore e alle arterie: igenisti e cardiologi hanno accolto con favore il concetto di malattia ipocinetica in cui si riassumono i danni causati proprio da mancanza di esercizio muscolare. Tra le considerazioni che incoraggiano un elevato esercizio muscolare a tutte le età, svolge un ruolo di primissimo piano la motivazione estetica. È, infatti, universalmente noto che non esiste, per individui di ambo i sessi, presidio cosmetico più valido dell’esercizio muscolare di tipo dinamico, regolarmente praticato nella giusta misura, ossia senza eccessi maniacali. La sedentarietà e, a maggior ragione, l’immobilità sono particolarmente dannose ai vecchi, aggravandone le infermità che inevitabilmente soppraggiungono nella vecchiezza ed affrettandone la progressione (“senectus ipsa morbus”) con eccezioni mirabili di alcune persone che fino ad età avanzate hanno saputo mantenereun’intensa immobilità muscolare. Nella vecchiaia malnutrizione e immobilità sommano e potenziano i loro effetti nocivi sullo stato di salute fisica e psichica e minano sinergicamente l’autosufficienza degli anziani».

di Elena Pompei  - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - tel. 0735.787056

 
 
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