Convenzione per la montagna appenninica tra Unicam e Slow Food Marche Stampa
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CAMERINO (MC) 27.3.2023 - Lunedì 3 aprile 2023 alle 15 presso Palazzo Castelli - Biblioteca di Scienze Ambientali di Camerino, Slow Food Marche e Unicam insieme per una nuova convenzione. Obiettivo dell'unione di intenti, l'adeguamento dei sistemi di produzioni zootecniche nella montagna appenninica in relazione alla conservazione delle risorse naturali ed ai cambiamenti climatici. Durante la presentazione verranno illustrate le finalità ed obiettivi del protocollo d’intesa. Ad aprire l'evento i saluti di Claudio Pettinari Magnifico Rettore Università di Camerino, Federico Varazi Vice Presidente Slow Food Italia e Vincenzo Maidani Presidente regionale Slow Food Marche. Interverranno Andrea Catorci Responsabile del Corso di Laurea Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali UNICAM, Sara Moscatelli Dottoranda UNICAM, Raffaella Ponzio Responsabile progetti biodiversità Slow Food Italia, Paola Scocco Prof. Anatomia animali domestici - Esperta educazione ambientale UNICAM e Giovanni Angeli Società agricola Angeli aderente a Slow Food. Tra le tematiche che verranno affrontate negli interventi, i cambiamenti climatici e il loro impatto sulle praterie montane mediterranee, i prati stabili, i prodotti negli allevamenti semintensivi appenninici e i cambiamenti climatici nei processi di produzione dei prodotti tipici della montagna camerte.

Da più di trent’anni Slow Food si occupa di biodiversità alimentare, di agricoltura e di cibo. Con questa occasione, vuole accende un riflettore sulla perdita di biodiversità delle erbe dei prati, l’alimento prediletto non degli esseri umani ma dei ruminanti. Nei prati stabili di alta montagna, quelli dove le mandrie e le greggi pascolano durante la bella stagione, risiedono fino a cento specie erbacee. Sono fondamentali perché rappresentano uno strumento di lotta al cambiamento climatico: trattengono nelle radici il carbonio e non lo rilasciano facilmente, neppure se scoppia un incendio; sono importanti per la salute dell’uomo; fanno bene agli animali; sono oasi di biodiversità e mantengono l’equilibrio del territorio. Senza contare il patrimonio culturale e l'opportunità economica e turistica rappresentata. Ripristinare questi ecosistemi preziosi, è l’obiettivo del progetto “Salviamo i prati stabili” di Slow Food, presentato a Terra Madre Salone del Gusto 2022. Slow Food Marche avvierà alcune attività pilota insieme ad allevatori locali disponibili a riconvertire a prato stabile i terreni oggi coltivati a monocolture o a migliorare i fieni con cui vengono nutriti i loro animali.

Prosegue spedito il lavoro di Slow Food Marche nello sviluppo territoriale delle diverse geografie regionali. Dopo la recentissima nascita della Comunità regionale Slow Food per la valorizzazione e la tutela della piccola pesca marchigiana, la firma di questa convenzione tra Slow Food Marche e l'Università di Camerino è un importante passo in avanti per la promozione delle buone pratiche di allevamento, ancora diffuse nel nostro territorio montano. Tali modalità consentono di preservare la biodiversità e ottenere prodotti caseari e carnei migliori sia da un punto di vista organolettico che nutrizionale. Nondimeno, le pratiche di allevamento, che si intendono promuovere attraverso questo protocollo (e non solo), garantiscono la sostenibilità ambientale delle produzioni, mettendo in risalto il potenziale, in maniera corretta, della ricca biodiversità montana, utile per la creazione di posti di lavoro e per contrastare lo spopolamento delle terre alte”. Il commento di Vincenzo Maidani, presidente Slow Food Marche.

 

Giorgia Galanti www.laprovinciamarche.eu

 

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